domenica 18 gennaio 2009

Capitolo 3: Sulla via di casa

Oramai erano le 16:00 e le attività dei club scolastici erano concluse.
Yukari uscì dal cancello dell'istituto, recandosi a sguardo basso verso la fermata dell'autobus che l'avrebbe condotta a casa. Nella sua mente turbinavano un sacco di pensieri che la facevano ripensare a tutta la giornata... l'incontro con Masakazu, la nuova scuola, mille faccie nuove, i nuovi professori, le materie più complesse... Nadeshiko...
Arrivò alla fermata che oramai era molto affollata. Gli studenti parlavano a bassa voce, stanchi dalla pesante giornata scolastica, qualcuno sbadigliava, qualcuno rideva. Ma a lei non importava che cosa stessero dicendo, a lei importava solo di ascoltare i suoi pensieri dentro la sua testa, fissando un punto imprecisato dell'asfalto ed estraniandosi completamente dal mondo sociale.
Dopo circa 10 minuti tra il miscuglio di giovani voci le parve di riconoscerne una un pò più famigliare delle altre... Tese l'orecchio, guardando nella direzione in cui proveniva la voce e riconobbe Masakazu. Il ragazzo parlava concitatamente, sbracciando probabilmente nell'atto di mimare qualcosa e ridendo allegramente... Doveva essere un leader, il classico ragazzo amato da tutti, chiamato da tutti, voluto da tutti. Magari era anche bravo a scuola. Yukari spiò i suoi gesti con la coda dell'occhio, studiando il suo comportamento con discrezione, senza farlo notare. Notò in seguito che lui stava abbracciando calorosamente qualcuno, sorridendo felice. La curiosità si acuì e Yukari allungò il collo per vedere meglio sopra le teste degli altri ragazzi.
Trasalì.
Dalle braccia incrociate di Masakazu notò delle ciocche argentate spuntare delicatamente fuori dal tessuto della giacca di lui. L'esile figura si staccò dal corpo di lui e riconobbe chiaramente le fattezze di Nadeshiko. Sorrideva timidamente, nell'atto di dire qualcosa, e lui la abbracciò di nuovo, energicamente. Lei ricambiò l'abbraccio, sorridendo dolcemente come aveva sorriso a Yukari la mattina.
Distolse lo sguardo velocemente. Le sue sopracciglia si aggrottarono violentemente e strinse inconsapevolmente i pugni, mordendosi il labbro inferiore con un canino. Come poteva un ragazzo tanto leggero e superficiale avere il privilegio di avere un contatto così forte con il corpo di quella ragazza?
L'arrivo del pulman la distolse dai suoi pensieri aggressivi, i suoi pugni si rilassarono progressivamente e tutto il gruppo di ragazzi cominciò a salire sul pulman. Yukari si sedette in fondo nell'intento di poter osservare le mosse di Masakazu e Nadeshiko. I 2 si sedettero circa a metà dell'autobus e notò che spesso si scambiavano qualche fugace ed innocente bacio. Yukari accavvallò le gambe e cercò di distrarsi puntando lo sguardo sul paesaggio che scorreva, ma il suo piede, che continuava a muoversi freneticamente a destra e a sinistra era un chiaro indice di nervosismo in lei. Nei suoi 16 anni di vita, non le era mai capitato di provare delle sensazioni così sgradevoli ed angosciose nei confronti di persone che aveva conosciuto il giorno stesso.
Masakazu scese nel 3° isolato e Nadeshiko nel 4°. La fissò scendere dagli scalini del pulman, graziosa e delicata e avviarsi verso quella che probabilmente era la sua casa. Alzò instintivamente la mano per salutarla, anche se sapeva benissimo che Nadeshiko non l'avrebbe notata...
Arrivò nell'isolato in cui c'era la sua casa e s'alzò, dando una sistemata alla gonna con le mani per rimetterla in sesto. Scese dal pulman e s'avviò con sguardo spento verso una casa popolare dai muri senza intonaco e sverniciati, quando la porta di casa si spalancò con un rumore di cigolio metallico per gli infissi non oleati e sulla soglia comparve una bambina dai capelli neri e lisci, tagliati fino alle spalle simmetricamente e con una frangia dritta che cadeva sugli occhi.
"Yuka-chan, la mamma ti stava per chiamare!" Esclamò con vocina stridula "Dove sei stata?"
"E dove pensi che sia stata? In una salagiochi? A battere?" Disse con tono piuttosto seccato Yukari "Ero a scuola, è ovvio che ero a scuola."
Mentre entrava in casa, la bambina la seguì con sguardo serio. "Sembri triste oggi, Yuka-chan." Sibilò a bassa voce, quasi come per paura della risposta che ne avrebbe ricevuto.
"Oh, falla finita Sumire!" Esclamò Yukari voltandosi con sguardo rabbioso.
"Non c'è bisogno di trattare così Sumire solo perchè sei una disagiata sociale, Yukari." Una voce giunse dall'altra stanza ed una figura fece capolino. Una ragazza dai capelli biondi e ricci chiaramente tinti e permanentati sui 23 anni si appoggiò al bordo dell'entrata e fissò Yukari con sguardo avverso.
"Non ti ci mettere anche tu, Akemi. Non ho bisogno delle tue perle di saggezza perbeniste in questo momento." Esclamò Yukari prima di salire le scale e congedare bruscamente le due sorelle.
Si chiuse in camera e si gettò sul letto ad occhi chiusi, mordendo le coperte. Sul vetro della finestra si sentì il rumore sordo delle gocce della pioggia che in pochi secondi si intensificarono, creando un vero e proprio scroscìo. Yukari rimase in silenzio distesa sulle coperte per diversi minuti, lasciando che la sua mente s'affollasse dei più cupi pensieri. S'alzò improvvisamente, uscì dalla stanza e corse giù dalle scale, sotto gli occhi esterrefatti delle sue due sorelle finchè giunse nel cortile dietro alla sua casa, piccolo appezzamento di terreno al centro del quale si erigeva un vecchio mandorlo. Il suo fiato creava piccoli sbuffi di vapore nell'aria fredda della notte ed in breve tempo sia i suoi vestiti che i suoi capelli s'infradiciarono sotto la pioggia. Stava lì, in piedi col lo sguardo alzato verso il cielo, fissando le migliaia di gocce che cadevano dal cielo verso di lei, alcune delle quali le entravano negli occhi... Ma sul suo viso cominciarono a scendere delle gocce più calde rispetto a quelle della pioggia, delle gocce dolciastre e piene di ogni forma di pensieri.
Con sguardo rivolto verso un firmamento oscuro cadde in ginocchio nel fango e taque, mentre il cielo piangeva con lei.

2 commenti:

  1. uh....<3 Onee-sama me è emozionata >////< è veramente bellissima.... ti prego va avanti!!
    attenderò con impazienza il seguito O^_^O

    RispondiElimina
  2. Hachi-chan, ma ciau! *O* Oddeo il primo commento... x°D That's great! ^___^
    Grazie mille milla per avermelo lasciato...T^T è un blog così solitario...
    Grazie, grazie e ancora grazie! *__* Proseguirò senza ombra di dubbio! ^O^

    RispondiElimina