giovedì 30 aprile 2009

K's Crystal Heart

Sei una persona troppo bella per essere vera.
Hai un Cuore di Cristallo che nessuno possiede...
Tu sei la Luce, chiara e calda che ogni giorno rende le mie giornate meno pesanti e malinconiche...

Tu sei una Pioggia Celeste, che ogni giorno scorre dolcemente sulla mia pelle rinfrescandomi dai cocenti dolori che mi perseguitano e mi torturano.

Dolce come una lacrima e forte come un tuono, sei piena di misericordia e comprensione per chiunque chieda il tuo aiuto... Tendi sempre la mano al prossimo, non negando mai una buona parola di conforto.

Tu sei il Calore, la Purezza, la Sincerità, la Fedeltà.

Sei forte, talmente forte che nemmeno tu stessa ti rendi conto di quanta forza hai... La vita ti ha messo a dura prova e tu, con rispetto e lealtà, la stai affrontando a muso duro senza mai cadere.
Unica, inimitabile, introvabile.
Un cuore del cristallo più puro e brillante.



mercoledì 29 aprile 2009

Shinda Momo


Sognatrice fino allo spasmo,romantica e crudele, lievemente contraddittoria e assurdamente ironica.Sogno l'amore ma sogno anche l'egocentrismo più assoluto.Sono lunatica,voglio tutto, sono pigra, lo voglio gratis. Amo i fiori, le stelle e il profumo del mare. Amo i rumori di un campo e la risata di un'anima sincera. Amo il candore delle nuvole, sulle quali dipingo con i colori dei sogni il volto della mia anima. Cerco la stabilità annidandomi nel cuore di qualcuno, voglio annegare nel miele e sentire profumo di amore zuccherato sulle mie labbra. Troppo sola per non sognare, troppo piccola per non desiderare, troppo umana per non capire.
Voglio dimenticare tutti e voglio essere dimenticata.

Impressioni Piovane


L'aria è satura di nuvole grigiognole.
Alzando lo sguardo, il cielo sembra l'infinito manto di una vecchia pecora malata. Fitti aghi di pioggia trasparente si schiantano su un asfalto di un nero bagnato.
V'è solo il silenzio rispettoso, verso la pioggia inesorabile. Solo il rumore di questa tristezza, umida e malata, che si scioglie in rigagnoli in un'aria senza suoni.
A volte, il lontano ed opaco rumore di una macchina che passa e sparisce nella pioggia, velocemente, senza lasciare ricordi.
Il verde delle tenere foglie innocenti si liquefa in una collana di perle di rugiada, che puntualmente cadono dolcemente, facendo sobbalzare la fogliolina per la perdita del suo lieve peso. Silenziosi, i germogli si accasciano sotto il peso della pioggia incessante, arresi, stanchi, silenziosi. Quasi si addormentano, immobili.
Nella staticità del quadro piovano, un gatto dai colori confusi s'accinge ad attraversare la strada zampettando velocemente senza guardarsi intorno. La sua presenza non desta il minimo rumore, e come un fantasma senza identità, scompare tra i denti regolari di un cancello di ferro.
Un tuono oscuro s'aggroviglia rimbombando tra le nuvole.

Neve sulla Foresta


Sola, nella primordialità di giganti lignei.
Nessun suono, il silenzio copre tutto con il suo velo opaco. Brevi intermezzi creati da leggeri grumi di neve che, staccandosi da un albero innevato, lo fanno sobbalzare delicatamente per l'improvvisa mancanza del loro peso. Cadono a terra, senza emettere un suono, mescolandosi con il candore del bianco che tutto ricopre.

Aria che profuma d'inverno. Fredda e chiara, appena inspiro mi cristallizza i polmoni. Subito ne esce, sotto forma di uno sbuffo caldo di minuscole goccioline che salgono in cielo. L'assenza di ogni vibrazione tra i giganti intorno a me. Tutto tace, nel più naturale dei silenzi.

Ogni creatura, piccola e grande, riposa sottoterra e nelle cavità degli alberi, raggomitolata in un batuffolo di pelo o piume caldo, dormendo, sognando, ricordando, aspettando. Tutto è fermo, tutto aspetta, tutto si sofferma. A decorare questo dipinto vivente arriva la neve, che cade dai gonfi nuvoloni notturni come bianca polvere gelata, come coperta di un mondo sonnolento.

Mattino invernale sulla riva di un ruscello



Gorgoglii congelati si insinuano nel silenzio del mattino.
Piccolo manto di liquido nero, il ruscello notturno accoglie su di sè le prime scaglie di bagliore, gettate con timidezza da un pallido sole che passeggia tra gli alberi.
Il profumo del freddo avvolge i rachitici rami degli alberi, protesi verso un cielo glaciale e lontano.
Vorrei rifugiarmi nel biancore della neve morbidamente adagiata su ogni cosa, quieta e senza suoni.
Vorrei chiudermi in un cristallo trasparente e accoccolarmi su me stessa, ascoltando la lenta ed immutevole cantilena del ruscello ghiacciato...

... Aspettando la Primavera.

Una Mattina al Mare


Mi sveglio, accarezzata da leggiadre mani di fantasma di stoffa. Le tende della camera, di un giallino tenue, sventolano le larghe falde sotto il soffio della brezza marina.

Il mare è già sveglio. Lo osservo dall'alto di una finestrella dalla bianca vernice scrostrata per la vecchiaia del legno. Blu ed infinito, s'increspa e s'infrange mollemente su una riga di fine sabbiolina, accostata a grandi rocce lucide e coperte di alghe. Il cielo, oggi, propone un sereno intenso ed impalpabile, che preannuncia l'inizio di una nuova giornata. S'accosta al mare, fondendo il suo azzurro astrale con il blu marino dell'illuminata distesa d'acqu
a.

Un cappuccino ed una brioche su un terrazzino rustico che s'affaccia sul paesaggio. L'aroma fumante della colazione viene soffiato via dal profumo salmastro del vento che nasce all'orizzonte. Mi siedo e, accompagnata solo dallo scroscìo naturale del mare, gusto in tranquillità il dolce primo pasto della giornata. Dopo aver fissato per qualche minuto le forme tondeggianti degli oggetti da colazione, dalla ceramica illuminata dalla prima luce del mattino, mi alzo e scendo.




Il mare al mattino.
Meraviglioso gioco di luci acquatiche.
Spruzzi d'acqua, causati dall'infrangersi delle onde contro gli scogli, si spargono ovunque come zampilli di una fontana di stelline azzurre.
Il rumore del mare, profondo ed immenso, mi parla di vita e di natura. Odori marini salmastri di sabbia, alghe e conchiglie mi avvolgono, invitandomi nel loro mondo.
Non c'è nessuno in giro, solo io ed il mare appena svegliato e già gorgogliante.
Intravedo nell'azzurro lontano gli striduli confusi dei bianchi spazzini del mare. Sulle scogliere attendono che un'altra giornata di pesca incominci.

Mi tuffo.
Sciogliendomi tra i suoi meandri turchesi, felicemente mi addormento.

Il Campo e la Montagna


Profumo di selvaggio, fiori selvatici emanano calde fragranze accompagnate dal brusìo incessante di milioni di piccole vite nascoste nel sottomanto di sterpaglie.
L'immobile gigante di pietra s'innalza contro il cielo, silenzioso e quiescente, incorniciato da sottili striscioline di bianche nevi perenni.
Osserva dall'alto, ammutolito, l'ondeggiare lento dei puntini rossi e bianchi che come milioni di piccoli figli s'accingono a stringersi ai suoi piedi, come desiderosi di tener lui compagnia.

Distese floreali multicolori ed infinite lo circondano da tutti i lati, scaldando la sua pietra con colori solari energici e con melodie d'insetti.

martedì 28 aprile 2009

"No Need To Argue"




There's no need to argue anymore.
I gave all I could, but it left me so sore.
And the thing that makes me mad,
Is the one thing that I had,

I knew, I knew,
I'd lose you.
You'll always be special to me,
Special to me, to me.

And I remember all the things we once shared,
Watching T.V. movies on the living room armchair.
But they say it will work out fine.
Was it all a waste of time.

'Cause I knew, I knew,
I'd lose you.
You'll always be special to me,
Special to me, to me.

Will I forget in time, ah,
You said I was on your mind?
There's no need to argue,
No need to argue anymore.
There's no need to argue anymore.


Special.


lunedì 27 aprile 2009

Sometimes i think that...


... I am alone in the dark.


Non c'è spazio

E' tutto inutile... Non c'è spazio per chi non sa fiorire. Chiusa in un mondo apatico. Sigillata in un buco privo di idee. Impregnata in una sostanza amara ed allappante che vischiosamente viene assorbita da pelle e capelli.
Le rose piangono quando vengono coperte dalla terra.
Fa caldo, non c'è luce, delirio.
Non sento l'aria, non riesco a respirare, non posso fiorire.
Non mi hai curata quando ne avevo più bisogno... Ora sto soffocando da sola... Sparisci, vattene, non voglio più sapere nulla di te.
Voglio che soffri e piangi.

Non mi hai dato spazio, non mi hai fatta sbocciare, i miei petali sono acerbi come gli arti di un feto.
Non posso fiorire.


lunedì 13 aprile 2009

Link utile

Per chi fosse interessato al Giappone, questo è un link molto utile!

http://otakuerranti.splinder.com/tag/drama

giovedì 9 aprile 2009

In Joy and Sorrow my Home is in Your Arms

Sempre e per sempre,
fino a quando non sarai tu a dirmi che non hai più bisogno di me.

Non c'è altra soluzione, non ci si può lberare di certo sentimenti... Nè trovando qualcun altro, nè autoconvincendosi di qualcos'altro.

E' un impegno di vita, è un impegno a prendermi cura di te fino alla fine.
Sacrificherò ogni speranza, ogni sentimento, ogni illusione per farti star bene... Perchè tu sei davvero la mia unica, vera, stupenda realtà.


mercoledì 8 aprile 2009

Neverending Love

Amarti è l'unico modo per sdebitarmi,
per averti incatenato a me.